La Via dell'Estinzione.

Basta, è troppo che non mi indigno.
E sto perdendo la pratica, sarà il freddo, non so, solo che sento che un po’ di indignazione, in questa sera che sembra inverno, ci vuole, farebbe quasi natale.
Le casalinghe riescono ad ammazzarsi in tutti i modi possibili, cadono dalle finestre nell’estremo tentativo di pulire vetri e non diciamo niente, scivolano sulle loro ciabatte d’ordinanza con il super calzino arrotolato e noi niente, si fulminano, bevono acido che loro stesse avevano travasato nella bottiglia dell’acqua, si ribaltano, sbatacchiano e muoiono.
Ah, se sanno morire le casalinghe, ne inventano sempre una.
I cacciatori No.
I cacciatori, banalmente, si sparano tra di loro per sbaglio.
E la folla con i forconi, quegli animalisti così moderni e così perbene, non nasconde il godimento.
Visto? Era pericoloso, l’avevamo detto e ben vi sta.
Simpatici, gli animalisti.
Simpaticissimi.
Io mangio carne, indosso pelle (che se odora di pelle mi da anche un brivido aggiunto), io sono contro la crudeltà, contro il superfluo spargimento di sangue, contro la tortura a vuoto.
Quando il mio gatto uccide un topo mi va bene, quando uccide un tenero uccellino, mi va bene.
Quando un cane insegue il mio gatto non mi va per nulla bene, perché il gatto è mio e me lo gestisco io.
Non essere equi è naturale.
I cacciatori sono in via d’estinzione.
Come il tonno.
Tutti e due per colpa dell’uomo.
E non essere equi continua ad essere completamente naturale.
Per quanto riguarda le casalinghe, invece, per ora non mi preoccuperei, ce n’è ancora un sacco.