Malavita.

Due sere fa stavo in cucina a raccontare di quando trovai quella libreria che teneva anche qualche, pochi, libro in italiano. Alcuni volumi avevano traduzioni ai margini delle parole più difficili, altri erano direttamente in doppia lingua. Non occorre dire che praticamente me li sono letti tutti e mi sono così imbattuta in cose che in Italia non avrei scelto, tra cui sicuramente L'isola del giorno prima, il mio preferito in tutta quella mandata di libri scelti da altri per me.
Stavo raccontando due sere fa in cucina che uno di questi era stato Malavita di Tonino Benacquista, non so perchè mi sono ritrovata a parlare di questo romanzo in cui il cane di una famiglia di italiani in Normandia si chiama Malavita. Chissà, e poi è finita lì.
Ieri sera, invece, stesa sul letto, decido di vedermi un film e quasi a caso scelgo Il sindaco del Rione Sanità, la versione interpretata da Eduardo stesso. Per quanto lo avessi letto non ricordavo affatto che uno dei suoi due cani si chiamasse Malavita. Thò, penso, ecco l'omaggio di Benacquista, ma che coincidenza, ne parlavo giusto ieri.
E stamattina cazzeggiando su internet vedo, in modo del tutto casuale, che è prevista a settembre l'uscita del nuovo film di Luc Besson, Malavita. Tratto dal romanzo di Tonino Benacquista.
Tre volte in tre giorni.
Amo le coincidenze.
Jurgen Klauke.