L'eleganza.

Sfogliando una rivista per ammazzare il tempo sul treno mi trovo di fronte a quest'immagine.
Che, lo sottolineo così per fare, pubblicizza il vestito.
Mi sono bloccata a pensare quanto fosse brutta, quanto fosse fuori luogo, quanto culo sperperato nell'inutilità.
E a me, il culo sperperato nell'inutilità non ha mai disturbato, figuriamoci, ma allora sarà il logo sotto, il bianco e nero, il fatto che il vestito non si veda affatto, che mi fa pensare che questa non è eleganza.
Poi torno a casa colta da un'intuizione.
Ma sì, buon vecchio Terry Richardson, sei proprio tu.
E tutto cambia, perchè sapere che questa cagata di pubblicità deve essere costata un sacco di soldi mi fa tornare l'allegria.
Continua a non piacermi, ma adesso che è d'autore smerdarla mi fa sentire molto meno bigotta.
Come sempre non è cosa si realizza, ma chi è a realizzarlo.
E questo, una volta accettato, ed una volta fatto lo sforzo immane di accettarlo, in fondo mi rilassa.

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