Piangi, gridi, ti disperi, ti fai male, maledici, ti sporchi e ti sporchi pulendoti sommariamente, ti stanchi, estenui, odi, disprezzi e poi ti fermi.
Ascolti.
Ti guardi.
Ti stendi. O ti alzi.
E il buongiorno, e la buonanotte tornano ciclici.
E qui c’è la svolta.
LA SVOLTA.
La svolta non è mai improvvisa:
Esempio: un film dove lui, lei, loro, conducono una vita tranquilla.
Aspetti la svolta, sai che ci sarà.
Loro, al contrario, non se l’aspettano e ne sono travolti.
Loro sono personaggi e, almeno due volte su tre, il film era banale.
Esempio due: tu, proprio tu e se non proprio tu cerca almeno di immedesimarti perché se non ne hai le intenzioni allora che leggi a fare questa cosa, ed anzi allora che leggi a fare in generale, faresti meglio a ripiegare sulle guide tv o al limite sull’enigmistica che non è male.
Insomma tu hai un lavoro che fai perché ti è capitato e al momento ti sembrava un’ottima occasione, poi te lo sei mantenuto negli anni e seppur lamentandotene lo tieni ancora, magari anche stretto.
Poi, una sera, incontri una persona, vi sorridete, è amore.
Lo neghi a te stesso ma lo è, poi lo ammetti a te stesso e lo è.
Il caso vuole che questa persona sia di imminente ritorno nella sua lontana e misteriosa e megafascinosa patria.
La segui. E’ la svolta.
Poi l’amore finisce e lo neghi ma è finito, lo ammetti ed è finito, ecc. ed è finito.
Fai quel che fai, vai, torni, resti, è equivalente.
Quello che ti è successo dicesi svolta.
Avrai capito anche tu però che la svolta non è mai improvvisa.
La cerchi, ci pensi e anche se non è che la vuoi dichiaratamente è certo un’opzione accesa in un angolo del tuo cervello.
In questa storia non c’è la svolta improvvisa che cambia la vita, nessun ospite a sorpresa, niente salvataggi estremi più scena di sesso a seguire.
Questa storia non è un film.
Perché ci sono anche casi in cui c’è una precisa determinazione di cambiamento, di svoltare.
Non è questo il caso.
Lei è una ragazza come tante, e non come tante tipo commedia americana che come minimo ti trovi Cameron Diaz, lei è veramente una ragazza come tante, ma io non ci credo.
Perché il caso vuole che la ragazza stia lì a pensare al più e al meno, a quello che fare e a quello che non mentre una mano le regge tutta quella testa piena di roba.
Sta già pensando alla sua svolta, sta già pensando al trionfo, non vede bene i contorni, non capisce se sta per vincere un oscar, non sa se sta per ritirare il nobel, non sa neanche perché lo dovrebbe ottenere, è una grande attrice o è una grande regista o è una grande scrittrice, giornalista, fotografa, cantante.
Quando all’improvviso si sente chiamare, come battere su una spalla.
E’ la realtà.
La realtà è una rottura di palle infernale.
La realtà cerca sempre di farsi gli affari di tutti, non so come la gente possa continuare a tollerarla.
Secondo me se ci uniamo tutti possiamo farcela.
Potrei indire un comitato, tanto per iniziare, raccogliere firme, si, anche lei sta pensando lo stesso, potrebbe darsi anima e cuore alla politica sociale, quando all’improvviso entrambe sentiamo ridere.
E’ sempre la realtà.
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